VIAGGIO DI PRIMAVERA IN BASILICATA 21 - 26 APRILE 2010
Mercoledì 21 viaggio
Giovedì 22 - Matera
- Parco archeologico storico e naturale della Murgia e delle chiese rupestri del materano.
In un paesaggio caratterizzato da zone brulle con sterminate distese di asfodelo e di macchia mediterranea ricca di timo, si nasconde un ricchissimo patrimonio archeologico, storico e naturale. Visione dei rioni “Sassi” e della Gravina di Matera e passeggiata naturalistica lungo i sentieri della transumanza per meglio comprendere il fenomeno rupestre, la geologia della Murgia e delle gravine e conoscere le piante tipiche dell'ecosistema murgiano e l'uso che ne facevano i pastori.
- Il Parco raccoglie le tracce della presenza dell’uomo in questi luoghi fin dalla preistoria e presenta le oltre 150 chiese rupestri, singolari testimonianze di un consistente insediamento monastico medioevale che, a partire dal IX secolo, ha visto avvicendarsi comunità religiose provenienti da regioni differenti: il monachesimo latino che ha lasciato un’impronta romana e longobarda e quello proveniente da oriente che si materializza nelle splendide chiese di ispirazione bizantina. Di eccezionale bellezza è la Cripta del Peccato Originale, testimonianza di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo affrescato da un ciclo pittorico databile all’inizio del IX secolo con scene della storia della Genesi.
- "Sassi", oggi inalienabile patrimonio dell´UNESCO. Le antiche abitazioni dei contadini di Matera, dove solo la facciata è in muratura mentre il resto è scavato nella roccia, sono distribuite lungo stradelle tortuose, ampie scalinate e stretti passaggi. Queste case, abbarbicate sopra il ciglio di una gravina, sovrapposte le une alle altre e articolate attorno ad un cortile comune chiamato vicinato, dov´è il pozzo per l´acqua, offrono un panorama unico in Italia che trova confronto con alcuni insediamenti rupestri anatolici e greci. All´interno di questo intricato tessuto abitativo visiteremo un esempio di “casa-grotta” , e le più significative chiese rupestri del circuito urbano: Madonna dell´Idris, collegata con un piccolo corridoio al primitivo battistero di San Giovanni in Monterrone, decorato con interessantissimi affreschi del XII e XIII secolo, Santa Lucia alle Malve annessa ad un convento benedettino femminile scavato in età normanna.
In piano, la dorsale settecentesca della città, troveremo il bellissimo Duomo romanico della città, la chiesa romanica di San Giovanni Battista, e gli splendidi palazzi barocchi che circondano le piazze della città.
- Il sistema museale di Matera offre la possibilità di visitare all’interno del prestigioso palazzo Lanfranchi il Museo Nazionale d'Arte Medievale e Moderna di Basilicata in cui sono esposte la collezione dei dipinti di Carlo Levi, la quadreria d'Errico (tele del seicento e settecento napoletano) e numerose opere d'arte sacra medievale che provengono dalle diverse diocesi della regione (statue lignee, in pietra policroma e in cartapesta, e dipinti dei maggiori manieristi della Lucania).
Venerdì 23 - Venosa e Melfi
- Area del Vulture, un vulcano spento che poggia su rocce argillose e tufacee, in un paesaggio ricco di uliveti, di boschi di castagno e di vigneti di aglianico.
- Venosa, antica colonia romana che ha dato i natali al poeta latino Quinto Orazio Flacco, ci stupirà per i suoi tesori: il Parco Archeologico dove sono visibili le terme, le domus i resti dell’Anfiteatro, il complesso della SS.Trinità che ospita la Tomba di Roberto il Guiscardo e della sua famiglia. La chiesa vecchia, sorta in età paleocristiana su un tempio pagano e ampliata a partire dalla fine del XI secolo con la chiesa nuova - rimasta incompiuta - è un capolavoro dell’architettura benedettina. Si proseguirà con la visita delle catacombe ebraiche più antiche d'Europa datate a partire dal IV secolo. Il maestoso Castello Ducale Aragonese Pirro del Balzo ospita il Museo Archeologico Nazionale con reperti dall’epoca pre-romana fino al tardo impero e ai normanni.
- Melfi, la culla dei cavalieri normanni. L’abitato, circondato da dieci possenti torrioni, è dominato dal Castello normanno-svevo dove Federico II di Svevia emanò le famose Costituzioni, opera fondamentale per la storia del diritto. Nel corpo centrale è stato istituito il Museo Archeologico Nazionale del Vulture Melfese, con una ricca collezione di reperti rinvenuti in quell’area. Ammireremo inoltre l'affresco bizantino della Mater Dei nella cattedrale edificata nel XII sec. ma quasi interamente rifatta nel XVIII sec in stile barocco.
- Nelle vicinanze di Melfi si trova la più importante chiesa rupestre del melfese: la Cripta di Santa Margherita del XIII secolo, interamente scavata nel tufo e decorata con bellissimi affreschi.
Sabato 24 - Acerenza e Castel Lagopesole
- Visita del borgo medievale di Acerenza e della cattedrale normanna intitolata a santa Maria Assunta e a san Canio vescovo, un pregevole monumento tra i più importanti della regione. Ammireremo gli affreschi della cripta ipogea dei conti Ferrillo, che ricorda la reale cappella del tesoro di san Gennaro del duomo di Napoli, e alcuni dipinti del manierista lucano Antonio Stabile.
- Castello normanno di Lagopesole, prigione per Elena d'Epiro, moglie di Re Manfredi sconfitto nella battaglia di Benevento dalle truppe di Carlo I d'Angiò e residenza estiva dei regnanti angioini. Visiteremo il cortile maggiore, le grandi sale interne e la grande chiesa del castello, per ammirare l'affresco del crociato in preghiera dinanzi al suo scudo.
Domenica 25 - Metaponto - Policoro - Tursi – Anglona