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24 marzo
2024

SITO IN FASE D'AGGIORNAMENTO

Da Venera Domenica  3 - 4 - 5  maggio  2024

VALTELLINA: UNO STORICO CROCEVIA

“Estremo lembo di Lombardia, al centro delle Alpi, tra le Orobie e le Retiche, la Valtellina è terra di montagna, che ancor oggi preserva un patrimonio ambientale prezioso. E’ la terra delle nevi perenni che abbracciano i boschi di conifere e castagni fino ai prati del fondo valle, del sottosuolo copioso di minerali, delle acque termali di antica data, dello sci mondiale, dei sapori genuini della tradizione e del profumo di grandi vini, frutto di un’antica viticoltura in parete, sostenuta da solidi muretti a secco che ricoprono il lato solatio della valle.
Da sempre terra di confine tra il mondo mediterraneo e l’Europa continentale, è anche terra di borghi fortificati dall’atmosfera incantata ricchi di palazzi, monumenti e edifici sacri che, attraverso un’arte frutto di incontro e fusione di contaminazioni diverse, consente di rivivere la storia delle comunità locali.

Venerdì 3 maggio

- Partenza ore 6.00 da P.le Acqui, ore 6.05 dalla stazione ferroviaria, ore 6.20 dalla zona artigianale di Thiene (pullman gran turismo).

- Ore 14.00 arrivo a Teglio e incontro con la guida per la visita del nucleo antico dell’abitato, che si adagia su un ampio terrazzo soleggiato con una meravigliosa vista sulle Orobie e sula valle dell’Adda. La chiesa parrocchiale di S.Eufemia segna l’inizio del percorso di visita. Un complesso architettonico composito del XV e XVII secolo di antichissima fondazione tra il V e il VI sec., come testimoniano le indagini archeologiche avvenute recentemente. Sulla facciata spiccano un magnifico rosone di marmo con una delicata Madonna e colonnine finemente decorate e un portale del 1506. Di fronte alla chiesa il palazzetto della Confraternita dei (Disciplini) Bianchi con in facciata resti di affreschi del XV e XVII secolo, tra cui una Danza Macabra. Poco distante troviamo la chiesa romanica di S.Pietro, uno dei primi edifici cristiani della valle (sec.XI); l’interno conserva nella conca absidale affreschi tardo trecenteschi con l’immagine del Cristo Pantocrator attorniato dai simboli degli Evangelisti e dalle figure degli Apostoli

Tra le antiche residenze che testimoniano la ricchezza e l’importanza di Teglio è senza dubbio il Palazzo Besta: attestata fin dall’XI secolo, feudataria del vescovo di Milano, vicina al dominio visconteo e poi sforzesco sulla Lombardia, la potente famiglia Besta fu capace di prosperare anche dopo il passaggio della Valtellina ai Grigioni nel 1512, instaurando di fatto una signoria nella media valle. Una storia di potere e ricchezza, ma anche di profonda sensibilità culturale che si svela entrando nel palazzo. Le sale di rappresentanza e gli spazi privati sono disposti intorno all’elegante cortile d’onore (restauro parete est concluso fine 2023) fulcro del palazzo rinascimentale voluto tra il ‘400 e il ‘500 da Azzo I e Azzo II su preesistenti strutture medievali. Il decoro degli affreschi murali sia interni che esterni e i soggetti stessi scelti con riferimenti alla mitologia classica, danno l’immagine di una raffinata corte rinascimentale anche in questi orizzonti alpini, così lontani dalle corti signorili della pianura lombarda. Episodi tratti dall’Eneide decorano le pareti esterne del loggiato superiore dell’elegante cortile, nel Salone d’Onore spiccano gli affreschi raffiguranti Storie dell’Orlando Furioso e nella Sala della Creazione scene tratte dalla Bibbia.

Concluderemo con la visita dell’Oratorio di San Lorenzo, ex oratorio dei Besta, che conserva nel presbiterio la bellissima Crocifissione (1528) di Fermo Stella da Caravaggio, molto attivo in Valtellina nel XVI sec.

- Ore 17.30 sistemazione in hotel.

Sabato 4 maggio

- Ore 8.30 spostamento a Tirano; la cinquecentesca Basilica della Madonna di Tirano è il più bell’esempio del Rinascimento in Valle, oltre che luogo dell’identificazione religiosa e collettiva dei Valtellinesi. Allo stile rinascimentale dell’esterno, opera dei Fratelli Rodari di Como, si contrappone la ricchezza di stucchi e sculture dell’interno, che custodisce un colossale organo barocco seicentesco, preziosa opera di intaglio del bresciano Giuseppe Bulgarini.

- Ore 9.30 breve spostamento a Grosio, uno dei borghi più antichi della Valle. Nel cuore del paese vero scrigno di storia e arte è la medievale Chiesa di San Giorgio, il cui interno ad una sola navata, è interamente affrescato con un accostamento di stili e di epoche diverse di particolare fascino (XV e XVII sec.).

Sulla sommità del colle che domina la Rupe Magna del Parco delle Incisioni Rupestri, sorgono il Castello di S.Faustino e il Castello Nuovo che raggiungeremo a piedi con una passeggiata di 20 minuti in media salita. Il primo, il più antico (X-XI) ha tra i suoi elementi di spicco il campaniletto romanico, attiguo alla piccola cappella che conserva, al centro del presbiterio due sepolcri medievali scavati nella roccia. Il Castello Nuovo (XIV), invece, residenza di uno dei rami dei Visconti Venosta (ramo valtellinese di feudatari tirolesi) è caratterizzato da una doppia cortina di mura e da una poderosa torre interna fortificata.

- Ore 12.30 sosta pranzo libero a Grosotto

- Ore 14.00 spostamento a Bormio e passeggiata nel bellissimo centro storico dove tutto parla del suo antico splendore; punto di snodo dei commerci e transiti tra sud e nord dell’Europa, “la magnifica terra” godette di un’indipendenza e ricchezza privilegiata rispetto al resto della valle e i monumenti di architettura religiosa e civile, le mura e le torri di difesa ne sono testimonianza. Il cuore del centro è Piazza Cavour, o Piazza del Kuèrc, (nel dialetto locale significa“coperchio”) una grande tettoia dalla pianta irregolare con panche all’interno; eretto nel ‘300 veniva utilizzato in estate per l’amministrazione della giustizia e per le adunanze cittadine. Sulla piazza si affacciano la chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, le antiche dimore delle famiglie più influenti, la Torre delle Ore che assieme ad altri edifici costituiva il quadrilatero degli Alberti, un’area fortificata appartenente alla nobile famiglia. La chiesa di Santo Spirito e la chiesa di S.Vitale. entrambe sorprendono per la semplicità e sobrietà della struttura romanica in contrasto con la luminosità degli affreschi interni

- Ore 17,30 rientro in hotel.

Domenica 5 maggio 2024

- Ore 9.00 spostamento in Valchiavenna nel piccolo borgo di Piuro e visita del Palazzo Vertemate Franchi proprietà della ricca famiglia di commercianti nel settore della pietra ollare e della seta. Grazie alla sua posizione isolata fu l’unico edificio ad essere risparmiato dalla terribile frana che nel 1618 sommerse l’intero paese e molti dei suoi abitanti. Il complesso, ricavato da una preesistente residenza di campagna della famiglia, fu voluto dai fratelli Guglielmo e Luigi nel 1577 e comprende oltre al palazzo una serie di edifici rustici, il giardino all’italiana e il frutteto. Colpisce il contrasto tra le linee sobrie ed eleganti dell’architettura esterna e la ricchezza delle decorazioni e degli arredi interni, che fanno rientrare a pieno titolo il palazzo nella tipologia della villa rinascimentale lombarda. Forse non solo luogo di piacere, e dell’otium signorile, ma anche centro del negotium familiare, cioè di una vera attività imprenditoriale commerciale e agricola.

- Ore 10.30 passeggiata attraverso un breve tratto del Parco delle Marmitte dei Giganti fino a Chiavenna (un percorso asfaltato, pianeggiante di 2 Km.) in un paesaggio fantastico e surreale caratterizzato da formazioni di origine glaciale scavate nella roccia.

- Ore 12.30 pranzo in un tipico “crotto” valtellinese a Chiavenna. I crotti sono cavità naturali a temperatura costante adibite a cantine per la stagionatura di vini, formaggi e salumi, spesso trasformate in rustiche osterie aperte al pubblico dove si possono gustare prodotti tipici locali.

- Ore 14.30 visita del centro storico di Chiavenna dove tutto testimonia la rilevanza della sua storia e delle sue passate ricchezze mercantili: i palazzotti signorili, le fontane in pietra ollare, le antiche chiese come la Collegiata di S.Lorenzo con il prezioso Museo del Tesoro, le vecchie case con i caratteristici loggiati affacciate sul fiume Mera. Interessante anche il Mulino di Bottonera, raro esempio di archeologia industriale

- Ore 16.30 partenza per rientro a Schio previsto per le ore 22.00 circa.

La quota include trasporto in pullman GT, hotel (trattamento di mezza pensione), guide, biglietti entrate visite, pranzo tipico e assicurazione. Supplemento camera singola € 90,00.

Iscrizione:
Conferma ed eventuale disponibilità di abbinamento in camera doppia entro il 16 marzo in sede o con sms/mail a Luisella.
In caso di rinuncia viaggio e mancata sostituzione, verrà trattenuto l’importo di € 50,00.
Rinuncia oltre il 7° giorno dalla partenza penale 50%. In caso di mancata presentazione alla partenza verranno trattenuti tutti i costi sostenuti.

Pagamento: entro il 30 marzo in sede in contanti o con bonifico bancario presso BVR BANCA IBAN IT33P086 6960752006000926713.

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